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28.05.2011: metablog (e metà qualcos’altro)

dopo otto anni non ho idea di quanti ancora leggano questo blog (lo so che c’è un counter, ma è tendenzialmente finto. è programmato per scattare ogni volta che inizio una partita di hearts).
in ogni caso, potrebbe anche essere che questo blog non venga letto più da nessuno (un albero che cade nella foresta, fa rumore? sì, ma solo se stai cercando di dormire).

comunque, in giro sul web, si dice che lo strumento blog è morto, e che ormai nessuno usa più un blog (io credo che abbiano ragione. mi sono convinto quando ho sentito usare in radio la parola ‘blog’ da una presentatrice di radio 2 che sta sempre sulla notizia, ha un quoziente intellettivo che fa impallidire un bonobo ed è aggiornata come un processore intel 286).

voglio dire, una volta per avere un blog dovevi conoscere l’html, le basi dell’ftp per caricare le immagini su uno spazio web ed essere tendenzialmente un disadattato.
ora ci sono nuovi strumenti tipo tuitter, tambler, feisbuk, che sono più accessibili, richiedono meno impegno e una conoscenza del mondo esprimibile in 160 caratteri.

mi aspetto che un giorno ci sarà un social network che basta scrivere in un campo testo il tuo numero di telefono e ti trova lui gli amici, i tuoi vecchi compagni di classe delle medie, mette automaticamente in bacheca i libri che leggi e i film che guardi, aggiorna in tempo reale i posti in cui ti trovi e contemporaneamente pubblica i video e le foto che hai scattato dal cellulare, tutti gli sms che mandi e la tua fedina penale sporca nel caso volesse contattarti un emissario del governo per farti diventare parlamentare (avviso ai programmatori: quando lo farete, gradirei avere una percentuale sui diritti, grazie).

senza dimenticare il teorema di palinsvberg, detto anche teorema sulla finitezza della qualità dei contenuti su internet e che si riassume così: essendo internet un mezzo fisicamente finito, la qualità dei contenuti di internet deve essere altrettanto finita: ciò implica che quando nuovi utenti accedono ad internet, la qualità media della singola produzione diminuisce.

ad ogni modo, nonostante i nuovi media, questo blog continuerà comunque ad esistere ed essere aggiornato periodicamente, per lo meno finché ne avremo voglia io e il gatto (beh, il gatto è essenziale, è il mio ghost writer).
e comunque, l’idea è che se voglio fare social networking vado al bar sotto casa, oppure mi faccio rapire dagli ufi.



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